Sabato 15 Dicembre ore 20,30.
La sala Xanadù disconight dello scorso Natale è stata insufficiente ad accogliere i partecipanti di quest’anno; pertanto la serata si è svolta al “Cavallino Rosa”, al primo piano dell’Hotel de la Ville. Si vede che la politica di estendere un bonus anche al coniuge del socio, (battaglia personale), si è rilevata positiva; spero tanto che dal prossimo anno, la stessa, si possa estendere anche per i viaggi.
La serata è trascorsa velocemente e in un lampo l’orologio ha battuto l’una e mezza, facendo esattamente “pendant” con i 1,5°, sotto zero, che abbiamo trovato all’uscita. E così, tra un bicchiere di aglianico doc, il calore e l’atmosfera suggestiva delle candele, la parmigiana di zucchine in pasta fillo su fonduta di Podolico e salsa di basilico, si è aperto il pianobar sulle note di “Have you seen a merry little christmas” interpretate con la solita classe e maestria dalla dolce voce di Serena. La tombola, introdotta per la prima volta in una serata di gala, editando cosi le abitudini delle altre direzioni, è andata alla collega Maria Pia che, dopo essersi aggiudicata due bottiglie di vino bianco e due di rosso, ha confessato a tutti, di non aver mai vinto nulla in vita sua. Tra una portata e l’altra, tra cui si sono notati i paccheri di pasta fresca con pomodorini di collina di Montecalvo e melanzane, Vincenzo ha abbassato le luci in sala e dato gas al volume e così la pista da ballo si è improvvisamente riempita di pazzi/e scatenati che sulle note di “Despacito”, (che personalmente mi fa cagare), hanno dato vita ai soliti balli di gruppo, con quei noiosi passi sicronizzati, le giravolte ed i movimenti di anca a braccia alzate, che per un nostalgico della dance music come me, ha significato la resa incondizionata. Come se non bastasse, per infierire ulteriormente sulla mia persona, hanno prelevato mia moglie dal tavolo, per inserirla in un gruppo scatenato di ballo latino-americano, proprio davanti la mia vista. A fine serata, per rifarmi del dolore sopportato dalle mie orecchie, per quel suono smielato e puerile, ho pagato il d.j. con un assegno postdatato a 6 mesi.  Queste solo poche righe scansionate e divertenti, che ho improvvisato e buttato giù pensando alla splendida serata di sabato, le foto di Vito e Mimmo, racconteranno sicuramente meglio e di più. Tuttavia consentitemi di concludere il capitolo festa, con queste bellissime parole, (che si accompagnano alle tante che i colleghi normalmente mi rappresentano), che ieri sera ho trovato scritte nella mia casella di  whatsapp, dall’amico Alfonso, principe del bon ton.  << Un ringraziamento speciale ad una persona speciale… Serata bellissima, organizzata benissimo, raffinata e divertente, ottimo il cibo. Grazie a Dio ci sono persone come te che ci insegnano la VITA. Grazie di tutto, ti voglio bene…>>. Era la prima volta che partecipava a questa serata. Da domani mi farebbe piacere che queste sue parole facessero da eco per tutti coloro, amici o pseudo tali, che snobbano questi eventi  o col silenzio, o trincerandosi dietro le scuse più banali.
roby p.r.

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