Venerdì 13 settembre: 7:30 Ritrovo Collina Liguorini – spazio antistante la BdC. 9.00 Arrivo in aeroporto e disbrigo delle procedure di imbarco. 11.15 Partenza Aereo per Mostar. 12.15 Arrivo a Mostar e partenza in pullman per Medjugorie. 13.00 Sistemazione nelle camere “ Sulić” a 150 metri dalla chiesa di San Giacomo. 13:30 Pranzo. 16:00 Salita al monte delle apparizioni Podbrdo con sosta presso la Croce Blu. 19:30 Cena. 21:00 Adorazione Eucaristica.
Sabato 14 settembre: 6:00 Colazione e partenza per il Križevac – Monte della croce. 13:00 Pranzo. 16:00 Visita alla chiesa di San Giacomo ed al Cristo Risorto. 17:00 Visita a Suor Rosaria – Figli del Divino Amore. 19:30 Cena. 21:00 Rosario alla Croce Blu.
Domenica 15 settembre: 8:00 Colazione. 9:00 Mattinata libera dopo aver chiuso le valigie. 11:00 Messa in Italiano. 13:00 Pranzo libero. 16:00 Partenza per Mostar. 17:00 Possibile visita a Mostar. 20:20 Partenza Aereo da Mostar. 21:30 Arrivo a Napoli. 22:30 Arrivo ad Avellino.

Una regione tra due monti.
Le persone che non hanno ancora avuto l’occasione di andare a Medjugorje, spesso si chiedono dove sia, come sia, quale la sua storia. E’ una curiosità che spinge ad approfondire l’interesse per questo paesino che, così piccolo, silenzioso e umile, da 30 anni si trova al centro del mondo e al centro degli interrogativi di milioni di persone, fedeli cattolici, cristiani di altre chiese, di uomini e di donne in ricerca del senso della vita e di sé stessi. Pensiamo allora di fare una cosa utile e gradita, descrivendo Medjugorje a partire dalle informazioni date dalla stessa Parrocchia e dalle parole dei pellegrini che là si sono già recati. La parrocchia di Medjugorje si trova in Bosnia Erzegovina, 25 km a sud-ovest di Mostar. Medjugorje è il nome è d’origine slava e significa una regione tra due monti. Con i villaggi di Bijakovici, Vionica, Miletina e Surmanci, forma una parrocchia cattolica romana, dedicata a S. Giacomo – protettore dei pellegrini – e guidata dai francescani della provincia d’Erzegovina. La popolazione è croata, divenuta cristiana nel VII secolo. Fino al 24 giugno 1981, a Medjugorje si viveva come negli altri villaggi di questa regione: la gente lavorava la terra, piantava il tabacco e la vite, produceva vino e verdure per le modeste necessità delle famiglie. Molti paesani emigravano, soprattutto in Germania e in Europa occidentale, a causa delle difficili condizioni sociali. Nel 1981, quando le apparizioni sono cominciate, la vita della parrocchia è cambiata: oltre ai veggenti, la Madonna ha scelto tutta la parrocchia ed i pellegrini per essere suoi testimoni e suoi collaboratori.

La storia delle APPARIZIONI.
Il 24.6.1981 verso le ore 18, sei giovani della parrocchia di Medjugorje, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic, Ivan Dragicevic, Ivan Ivankovic e Milka Pavlovic, hanno visto, sulla collina Crnica, alcune centinaia di metri sopra il luogo chiamato Podbrdo, una figura bianca con un bambino in braccio, che fa loro segno con la mano di avvicinarsi. Sorpresi e spaventati, non hanno osato avvicinarsi.
Il giorno dopo alla stessa ora, il 25.6.1981, quattro di loro, Ivanka Ivankovic, Mirjana Dragicevic, Vicka Ivankovic ed Ivan Dragicevic, si sono sentiti fortemente attirati verso il luogo dove, il giorno precedente, avevano visto. Quella che hanno riconosciuto come la Madonna. Marija Pavlovic e Jakov Colo li hanno raggiunti. Il gruppo dei veggenti di Medjugorje era formato. Hanno pregato con la Madonna ed hanno parlato con lei.
Da quel giorno, hanno avuto le apparizioni quotidiane, insieme o separatamente. Milka Pavlovic ed Ivan Ivankovic non hanno mai più visto la Madonna. Il terzo giorno delle apparizioni, il 26 giugno 1981, la Madonna ha invitato per la prima volta alla pace con le parole: “Pace, pace, pace e soltanto pace! La pace deve regnare tra Dio e gli uomini, e tra gli uomini.” Attirato dalle apparizioni e dall’appello della Madonna, il popolo – inizialmente della parrocchia, quindi di altri luoghi e finalmente del mondo intero – ha iniziato a riunirsi e a pregare.
Fin dall’inizio delle apparizioni sono cominciate le persecuzioni contro i veggenti, i loro genitori e le loro famiglie, contro i parrocchiani ed i sacerdoti, e anche contro i pellegrini. I veggenti hanno dovuto sostenere interrogatori della polizia e diversi esami psichiatrici che hanno sempre confermato il loro buono stato di salute. Padre Jozo Zovko, allora parroco, è stato arrestato un mese e mezzo dopo le prime apparizioni, perché credendo nell’apparizioni della Madonna, ha difeso con coraggio e tenacia i veggenti e l’esperienza spirituale che Medjugorje stava vivendo. E’ stato condannato a tre anni e mezzo di carcere di massima sicurezza, patendo gravi privazioni ed umiliazioni.