Partenza: ore 7,30 (P.zza A.Moro – Tribunale  Avellino) con mezzi propri. Percorso stradale: Superstrada AV/SA > Autostrada SA/NA > uscita Castellamare.                      Proseguire in direzione Sorrento. A Meta di Sorrento, deviazione a sinistra                      per S.Agata sui due Golfi > Nerano. (Tempo circa ore 2).

Accompagnatori:  Vito Abate – Otello Mandra

 Dopo aver parcheggiato almeno una macchina a Termini, si prosegue per arrivare a Nerano dove si fermano tutte le altre macchine nello spiazzo a destra all’ingresso del paesino. Attraversato il centro abitato e la piazzetta, sulla destra si imbocca il sentiero CAI 39 per la Baia di Ieranto (m 166). Pochi metri dopo, sulla destra, percorrendo una ripida salita, in cima è possibile ammirare l’incantevole cartolina di Marina di Cantone, borgo marinaro famoso oltre per la sua bellezza, anche per gli spaghetti alle zucchine. Giunti in quota, si percorre un tratto in orizzontale fino alla pineta demaniale dove, costeggiando la recinzione, si sale sul crinale di M.S.Costanzo (m 486), sulla cui cima, con una piccola deviazione c’è la chiesetta. Ritornando indietro alla pineta, siamo sull’Alta Via dei Lattari (sentiero CAI 00), si svolta a sinistra e camminando lungo la recinzione metallica delle antenne radar, si prosegue verso Pezzalonga. Da questo punto in poi è tutto un susseguirsi di scenari fantastici e suggestivi con la Baia di Ieranto sulla sinistra, per poi raggiungere la dorsale e guardare sulla destra tutto il golfo di Napoli, avendo di fronte l’Isola di Capri con i due faraglioni. Questo tratto presenta molte asperità, soprattutto in discesa, dovute alle rocce affioranti e a volte taglienti. Incantati dal paesaggio (specie se le condizioni atmosferiche lo consentono), è consigliabile fermarsi per osservare, meditare, fotografare e … ascoltare il silenzio, interrotto solo dal vento e dal canto degli uccelli. Si giunge così a Punta Campanella, con la sua torre di epoca angioina e dove, anticamente, sorgeva un tempio dedicato a Minerva. Anche se è in evidente stato di abbandono, ci piace immaginarla quando col suono della sua campana, avvisava tutti dell’arrivo dei pirati. Nelle vicinanze, con un ripido e angusto passaggio (attrezzato in parte con scala in ferro), è possibile scendere a mare, dove insistono due grotte comunicanti. Risalendo alla torre, si percorre un comodo sentiero panoramico e in circa 50’ si arriva al paese di Termini (m 323), dove ha fine l’escursione. Recuperate le auto lasciate a Nerano, si rientra a casa ripercorrendo la strada del mattino.