PARTENZA: Avellino (P.zza A. Moro) ore 7,30 per Salerno. Parcheggio nell’ex Mercato Ortofrutticolo (fine Via Irno angolo Via Settimio Mobilio), partenza dal porto di Piazza della Concordia per Amalfi, con motonave delle ore 8,40. Raduno dei partecipanti davanti alle scale del Duomo ore 9,45.
RIENTRO: partenze da Amalfi in motonave ore 16,15 – 17,45 – 19,10.

ITINERARIO:  dal centro in P.zza Municipio, per caratteristiche viuzze interne, si inizia a risalire la valle del fiume Canneto, che, nella parte inferiore è interrato. Corrisponde all’attuale corso principale della cittadina e, lambisce il Duomo, prima di sfociare nel mare adiacente. Dopo circa 1 Km (10 min.), in corrispondenza della Chiesa di Sant’Eustachio e del Museo della Carta, ci si porta sulla sinistra orografica. Per gradoni e sentieri, si procede costeggiando il torrente, attratti or dalle superbe pareti rocciose or dal correre lieto dell’acqua che, zigzagando tra rocce e i ruderi delle prime cartiere d’Europa (sec. XIII), disegna, al di là della fitta vegetazione, paesaggi fiabeschi.   In circa trenta minuti (1,5 Km), si arriva ad una vecchia ferriera, che dà la denominazione “Delle Ferriere” alla parte alta della valle. In altri trenta minuti, attraversando il torrente Ceraso, si raggiungono la cascata grande prima e al di là di cornici di muschi e capelvenere (tipica vegetazione sub-tropicale), da cui come corde d’arpa pendono sottili fili di gocce d’acqua, l’altra, quella incastonata nelle rocce.  Si inizia a ridiscendere la valle, dopo aver avuto modo di osservare le felci rare (Woodwardia Radicans e Pteris Vittata), si riattraversa il torrente su un ponticello e, salendo in diagonale sulla sinistra, in quaranta minuti si raggiunge il borgo di Pontone (frazione di Scala).  Si possono visitare (se aperte) alcune chiese: S. Filippo Neri (è conservato un grande crocefisso in stucco del XIV secolo), S. Giovanni Battista (lastra tombale di Filippo Spina con iscrizione del 1346) e di S. Maria del Carmine. Discendendo le creste che separano le valli di Amalfi (dei Mulini e/o delle Ferriere) e di Atrani (del Dragone), si raggiunge in trenta minuti la torre dello Ziro (struttura difensiva della Repubblica Marinara, con lapidi risalenti al 1294). Dai belvedere di dette creste è possibile ammirare contemporaneamente i sottostanti paesi (due cartoline), con i rispettivi duomi, avendo davanti il mare ed alle spalle, in alto, villa Cimbrone di Ravello ed i ruderi di S. Eustachio (1244) ed ancora i monti Avvocata e Finestra a sud-est ed il Cervigliano a nord-ovest.  Tornando al borgo di Pontone, per una ripida gradinata, si scende nella valle del Dragone e, percorrendo all’inverso la vecchia strada Atrani-Ravello, in trenta minuti, si raggiunge, allo sbocco della stessa, la suggestiva piazzetta di Atrani (se ve la sentite fate anche il bagno a mare).  Per vicoli ed antiche vie di comunicazione tra i due centri, in quindici minuti, si torna ad Amalfi, ove si conclude il circuito.